CHI CONTROLLA I CTU INCARICATI DAI GIUDICI DI VALUTARE LA CAPACITA’ GENITORIALE E DUNQUE DI DECIDERE L’AFFIDO DEL MINORE? CHI VERIFICA LA CORRETTEZZA DELLE LORO RELAZIONI?
di Avv. Michela Nacca
Uno studio USA del 2016 dimostrava che attualmente non pochi "valutatori della custodia" selezionati dai tribunali americani - ossia i nostri CTU incaricati dal Giudice per determinare la capacita'/idoneita' genitoriale, da cui dunque dipende la decisione circa il regime di affido del minore - si dimostrano "incompetenti", senza adeguata esperienza clinica, non raramente "eticamente e deontologicamente scorretti", le loro relazioni valutative risultano "affette da gravi errori.... evidenti pregiudizi e gravi carenze metodologiche".
Tutto cio' influenza i Giudici ed il loro convincimento, determinando ovviamente un' alterazione dei fatti e della loro corretta valutazione, che si riflette nelle conseguenti decisioni giudiziali che cosi risulteranno altrettanto affette da gravi pregiudizi e gravi errori che condurranno e determineranno una violenza processuale ed istituzionale su chi doiovra' subire tali siffatti provvedimenti giudiziali.
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L'articolo di Timothy M. Tippins di cui parliamo , pubblicato su una rivista giuridica di NY, si intitola "Custody Evaluators: Where's the Oversight?" e prende avvio dicendo :
"In his Matrimonial Practice column... Court-appointment confers the mantle of judicial authority on custody evaluators and cloaks them with immunity from suit. The current confection of bureaucratic insouciance and judicial obstructionism transmutes that authority into a license to run roughshod over litigants and their children with impunity. While no one should countenance a witch hunt, the present primate policy of 'see no evil' is as dangerous as it is derelict"..
In Italia , da quanto ho potuto analizzare su decine e decine di CTU redatte nell'ambito di altrettanti casi processuali di affido dei minori - casi considerati "conflittuali" o "altamente conflittuali" e che coincidono spesso, ma non esclusivamente, con casi di violenza domestica o abusi su minori- la situazione non risulta molto diversa: gravi errori metodologici, uso di articoli e "pseudoteorie" (come la PAS e le sue derivate, la cd. "sindrome della madre malevola" ecc ) mai ritenute fondate dalla comunita' scientifica internazionale, autoreferenziali, non peer reviewd, peraltro mai accettate dal DSM o dall'ICD, vengono invece citate e spacciate dinanzi a Giudici, ignari ed incompetenti in materia, come studi e teorie accademiche serie, considerate peer reviewd (senza tuttavia esserlo).
Molte donne che si sono rivolte a Maison Antigone lamentano (e dimostrano con registrazioni audio nonche' documenti) che non raramente queste relazioni riportano anche i fatti in modo totalmente distorto dalla realta'. Una distorsione grave che spesso appare evidente anche da altri documenti processuali, o semplicemente dalla logica dei fatti narrati e confermati anche da controparte, che tuttavia rimangono totalmente ignorati ! Le modalita' risultano comunque in genere distorte contro le madri, ritenute ostative anche per il solo fatto di esprimere dubbi sull'opportunita' di concedere ripetuti pernotti settimanali per bambini ancora troppo piccoli per accettare lunghi distacchi dalla madre, come da pretesa delle controparti.
Anche in USA, come in Italia, i Giudici si affidano ai loro valutatori e raramente mettono in dubbio le loro relazioni, anche dinanzi a valide contestazioni di CTP e Avvocati preparati in materia.
Tuttavia non sempre le madri possono avere accanto a se' CTP altrettanto preparati o, se preparati, adeguatamente determinati a smentire e rilevare i gravi errori scientifici e metodologici di colleghi - a dir poco dovuti a incompetenza....perche' diversamente si dovrebbe allora parlare di frode processuale dolosa e di interessi personali ! - con i quali magari spesso organizzano Convegni, Corsi formativi o con cui collaborano in centri professionali.
I pochi CTP pronti a contestare, rilevando quanto sopra, stanno venendo silenziati con denunce all'Ordine ed addirittura con denunce alle questure (non solo per diffamazione ma anche ad esempio per violazione della privacy...solo perche' il CTP materno ha chiesto un supporto competente per analizzare i risultati testologici, risultati gravemente erronei, della CTU).
Ne' del resto tutti gli Avvocati sono competenti nel riconoscere le teorie e gli articoli di alcuna validita' scientifica, nonche' gli errori metodologici da rilevare in tali materie, per poter meglio aiutarte i Giudici a formare un convincimento serio, che sia cioe' basato sui FATTI e non sui meri PREGIUDIZI, TRAVESTITI DA ARBITRARIE REINTERPRETAZIONI PARASCIENTIFICHE.
Quello che in USA corrisponde al nostro organo di controllo di molti CTU, l 'Ordine degli Psicologi e dei Medici, continua ad IGNORARE le segnalazioni e le denunce che gli giungono. Come se nel caso dei "valutatori della custodia" tutta la corretta scienza e tutte le norme deontologiche fossero sospese.
Lo stesso dobbiamo lamentare circa le Procure italiane, a cui molte donne si sono rivolte denunciando, ma intulmente. A quanto pare incapaci o indisposti a voler valutare la presenza di eventuali reati in condotte pur evidenti.
Eccetto il caso di Bibbiano e ora, forse, in quello ormai noto di Giada Giunti.
Si riuscira' a scoperchiare un mondo, che talvolta appare caratterizzato da gravi superificialita', incompetenze e conflitti di interesse... per non voler temere altro?