La comunità scientifica internazionale scrive all'OMS contro la alienazione parentale: è una junk science e la recente Sentenza di Brescia lo dimostra. Avviata da Maison Antigone una Petizione pubblica di adesione 

02.05.2019

(articolo aggiornato il 4 maggio)

Il 22 aprile 2019 è stata inviata all'Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO) una lettera dettagliata, ricca di argomentazioni, riferimenti bibliografici e studi,  sottoscritta da ben 173 Docenti universitari, Ricercatori, esperti internazionali della materia, nonchè Associazioni e organismi che si occupano di violenza su donne e minori, per dire che la Alienazione Parentale è una junk science: così come dimostra una recente Sentenza di Brescia !

di Avv. Michela Nacca

Nella lettera del 173 esperti e docenti universitari internazionali (resa pubblica  in link https://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of-concern-to-WHO-about-parental-alienation.html  )  viene chiesto che la alienazione genitoriale non sia inserita nell'ICD-11 in quanto infondata scientificamente e mera strategia processuale finalizzata solo alla sottrazione di figli minori all'altro genitore, se non addirittura a sviare l'attenzione dei tribunali della famiglia in casi di abuso sessuale e maltrattamenti  su figli minori.

Di seguito pubblichiamo la lettera, affinchè ne venga data massima diffusione.

Il Memorandum   indirizzato all'OMS è stato redatto dalla Prof.sa  Linda C Neilson ( University of New Brunswick, Canada,and Research Fellow of the Muriel McQueen Fergusson Centre for Family Violence) con il supporto e l'assistenza di:

- la Professoressa  Joan Meier ( Professor of Law, George Washington University Law School and Legal Director, Domestic Violence Legal Empowerment and Appeals Project (DV LEAP))

- la Prof.ssa   Elizabeth Sheehy ( Professor Emerita, F.R.S.C., O.O., University of Ottawa, Faculty of Law)

- la Prof.ssa Margaret Jackson ( Professor Emerita, Director of the FREDA Centre on Violence Against Women and Children)

- la  Prof. sa israeliana Ruth Halperin-Kaddari ( Professor at Bar-Ilan University Faculty of Law, Israel, Founding Head of the Rackman Center for the Advancement of Women at BIU and former Vice-Chair of CEDAW) -

- la Prof.sa  Susan Boyd ( Professor Emerita F.R.S.C., Peter A. Allard School of Law, University of British Columbia)

- il Prof. Peter Jaffe ( PhD, Psychologist & Professor, Academic Director, Center for Research and Education on Violence Against Women and Children, Western University, London ON, Canada)

- il canadese Prof. Simon Lapierre, Full Professor, School of Social Work, University of Ottawa.


Tra i vari nomi dei firmatari spicca anche quello della italiana Professoressa Patrizia Romito (1) Docente  di Psicologia Sociale e di Comunità, Università di Trieste - Delegata del Rettore per "Riequilibrio delle Opportunità, necessità didattiche e disabilità" (2), uno degli unici due nomi italiani presenti,   nonchè  quello del  Prof. Daniel Saunders ( Ph.D., Professor Emeritus, School of Social Work, University of Michigan) che , insieme agli altri, da anni si batte  contro la alienazione parentale, studiando e rilevandone la ascientificità, ma soprattutto il collasso giudiziale e della difesa giuridica delle vittime di violenza domestica, a cui l'uso della Parental Alienation, generalmente adottato  da genitori   abusanti e talvolta accusati di  reati di pedofilia,  statisticamente in prevalenza  padri, in realtà sembra tendere.

Tra gli altri firmatari emerge anche  il nome del   francese neuropsichiatra infantile Prof. Maurice Berger ( PhD, child psychiatrist, chief of child psychiatric ward in auniversity hospital, Professor of child psychopathology in Lyon 2, director of training at the National School of Judges in Paris) il quale, dopo una iniziale adesione alla shared custody (collocazione paritaria alternata dei minori) tuttavia    alla luce delle gravi conseguenze psicologiche sui bambini a questa sottoposti (3), rivendicò l'esigenza di ritornare ad una collocazione prevalente presso  colui/colei che prima della separazione fosse il   caregiver principale, in genere la madre, facendo così venire meno uno dei  presupposti della pseudoteoria dell'alienazione parentale: ossia la presunzione erronea secondo la quale il benessere psicologico del bambino derivi da una perfetta distribuzione paritetica dei tempi, anche notturni, con i genitori separati,  indipendentemente dall'età dei bambini, dal rifiuto dei medesimi verso uno dei due genitori e soprattutto dalla presenza di agiti di violenza domestica da parte del genitore rifiutato.

La shared custody e gli stessi fautori della alienazione parentale infatti ritengono che, per il benessere del minore, l'assenza di uno dei genitori sia più traumatica della violenza che quel genitore potrebbe continuare ad  agire sul minore.

    La stessa Professoressa Linda Neilson  nel marzo scorso aveva indirizzato una mail alla Professoressa Italiana Chiara Saraceno, e per conoscenza alla Prof.sa Joan Meier, manifestandole preoccupazione circa i ddl attualmente in discussione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato italiano sulla Riforma del Diritto di Famiglia (ddl 735 e collegati)  contenenti tanto la shared custody che la alienazione parentale, esprimendole la propria collaborazione scientifica.

La mail  è stata  pubblicata sul blog italiano "Se non ora quando - Torino" e riporta numerosi link che rinviano a studi effettuati,  che dimostrano la ascientificità e pericolosità, nei tribunali,  del costrutto dell'alienazione parentale: inducendo i Giudici ad ignorare le denunce di abusi sessuali e maltrattamenti domestici espresse da figli minori e madri protettive    ( v. link  https://www.senonoraquando-torino.it/2018/11/06/persino-dal-canada-sono-preoccupati-del-nostro-ddl-pillon/?fbclid=IwAR0GGbWcljWIw1mMT6szqt-LV_hR3UJxtOurcDrgYM3GDY5rY4UAbp6hdTg ).


    In Italia la alienazione parentale e la shared custody (o shared physical custody) - in realtà due facce della stessa medaglia -   da anni sono  sostenute dall'italiano pediatra Dott. Vezzetti e dalle Associazioni Adiantum e Colibrì,  insieme al Prof. Camerini, all'Avv. Gulotta, il dottor Pingitore, la Prof. Verrocchio   e ad altri noti professionisti,  ispiratori del ddl 735 e collegati  attualmente in discussione dinanzi la Commissione Giustizia del Senato, in cui viene  proposto di inserire  l'alienazione parentale e la collocazione paritaria alternata nel codice civile e penale italiano (l'alienazione parentale viene proposta come fattispecie di reato).  In nessun'altra nazione, nel mondo, c'è una simile teoria codificata. Soltanto in Brasile nel 2010 venne inizialmente approvata una legge che inseriva la alienazione nel codice civile e penale, ma fu presto abrogata la previsione penale. I danni provocati in ambito civile in quel Paese sono ormai sotto la visione di tutti e costantemente denunciati da Unidi Infancia e molte altre associazioni che si battono per la difesa dei minori (a tal proposito si veda l'ampia bibliografia e studi indicati su piattaforma ICD in seguente link  https://icd.who.int/dev11/l-m/en.   ).



In occasione della propria audizione dell'ottobre 2018 dinanzi la 2 Commissione del Senato, il Dottor Vittorio Carlo Vezzetti rivendicava, fra l'altro, che l'alienazione parentale fosse ampiamente accolta dal consesso scientifico ed accademico mondiale, tanto da essere stata inserita - a suo dire - nel DSM 5. A tal fine il Dottor Vezzetti sosteneva che lo stesso Dottor Darrel Regier avesse confermato le sue conclusioni, circa l'inclusione della alienazione parentale nel DSM 5, sebbene inteso come disturbo relazionale e non come patologia sindromica (v. in relazione in audizione sul sito web del Senato p.11 nota 11, link https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/000/689/COLIBRI_ITALIA_1.pdf  ). Eppure di tutto ciò non c'è traccia nel DSM 5 ! Da nessuna parte viene detto che l'alienazione parentale coincida con i disturbi relazionali!

Il Prof. Camerini, audito dalla stessa Commissione il 5 febbraio 2019, ripeteva le sue note posizioni a favore della alienazione parentale e sulla shared custody ( v. relazione in https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/001/072/Prof._Giovanni_Battista_CAMERINI.pdf  ) .

Al di là del fatto che in realtà l' alienazione parentale non è stata affatto  inserita nel DSM 5, rileviamo che di recente lo stesso prof. Camerini, tramite ripetuti messaggi scritti sul proprio profilo fb, tra cui gli ultimi del 1 e 4 maggio 2019, ha iniziato apparentemente a dirsi  preoccupato dal "collasso" che sta avvenendo nei tribunali, dove la conflittualità processuale legata alla separazione genitoriale ed alle cause di affido dei minori sarebbe quadruplicata in pochi anni (4): ciò deriverebbe a suo dire dal fatto che verrebbero disposte troppe ctu.

Lo stesso Prof. Camerini nei suoi post e commenti via fb conferma che in molti di questi casi i comportamenti scorretti (violenti) di abusanti risulterebbero del tutto ignorati. Ulteriori post fb dello stesso prof. Camerini, ispirati da un articolo del Dottor Pingitore, anch'egli sostenitore prima della pas e poi della ap (alienazione parentale), evidenziano invece la facilità con cui, attraverso l'applicazione della "alienazione parentale", i Giudici vengano indotti in errore: riconoscendo spesso l'alienazione lì dove non vi sia e non riconoscendola dove invece a suo dire dovrebbe essere diagnosticata (v. negli screenshot seguenti che si allegano).

Dalla lettura degli stessi suoi commenti ci pare evidente che il Prof. Camerini tuttavia, a differenza del prof. Maurice Berger, sembra non riconoscere l'origine di quello che egli stesso riconosce essere un "collasso" giudiziario, che a nostro parere riposa nella stessa mancanza di fondamento scientifico della teoria che egli propugna, l'alienazione parentale, nè vede che il collasso deriva dalla stessa irrazionalità che permea questo costrutto e nell'uso giudiziale che si fa di questa mera ed irrazionale strategia, non mettendo egli minimamente in dubbio la validità della Alienazione Parentale, che surretiziamente inverte l'onere della prova (l'alienazione parentale impone che, anzichè provare l'esistenza di maltrattamenti, si debba provarne l'inesistenza!) ma attribuendo la responsabilità solo in capo ai Giudici ed ai CTU che ne avrebbero fatto a suo dire un abuso. 

Peccato che a nostro sommesso parere  quel collasso sia invece dovuto proprio alla pseudo teoria gardneriana e bernetiana che egli stesso ha sposato, attuato e insegnato da anni e anni: la alienazione parentale, dapprima inquadrata come sindrome, poi come disturbo relazionale (da PAS a PAD a PAR) !

Un collasso avvenuto proprio in quanto essa è una "junk science", come è stata definita in USA, senza alcun fondamento razionale e scientifico, senza alcun senso logico e nessuna finalità se non quella di indurre il sistema ad accettare la violenza domestica, ignorandola. Un costrutto che, come tale, non può che portare al crollo giudiziale e nella pratica rivelarsi profondamente iniquo e dunque fallimentare!

I Post del prof. Camerini vengono pubblicati mentre a Brescia imperversa la polemica sulla sentenza che ha strappato la "piccola Angela" , un bambina di 10 anni, alla mamma affinchè venga affidata in via esclusiva al padre gravemente rifiutato dalla stessa bimba.  Il caso pare emblematico perchè, leggendo attentamente la Sentenza, dimostra la ascientificità e abnormita' della Alienazione Parentale, nonchè la violenza e l'abuso sui minori che il suo utilizzo inevitabilmente comporta !


Alla luce del collasso giudiziale in atto, causato proprio dall'alienazione genitoriale e denunciato dalla lettera dei 173 studiosi internazionali indirizzata all'OMS, nella quale figurano solo due nomi italiani, il 1 maggio 2019 l'Associazione Maison Antigone, con un Comunicato Stampa ad hoc ha avviato sulla piattaforma Change.org la Petizione "La Alienazione Parentale non deve entrare nell'ICD" con la quale si chiede a tutti i cittadini e cittadine, europei e non, di aderire alla lettera dei 173 esperti.

Anche questa Petizione verrà inviata all'OMS, affinchè rifiuti l'intensa campagna di lobbying di inserimento nell'ICD-11, da anni attivata da sostenitori internazionali della alienazione parentale.

Per sottoscrivere la Petizione dell'Associazione seguire il seguente link https://www.change.org/p/organizzazione-mondiale-della-sanit%C3%A0-who-la-alienazione-parentale-non-deve-entrare-nell-icd 

L'Associazione Maison Antigone aveva già manifestato la propria posizione nettamente  contraria alla alienazione parentale ed alla shared custody in 240 pagine di Relazione depositata in Audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato in data 15 gennaio 2019 ( v. in link https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/001/008/Maison_Antigone.pdf  ).

Alleghiamo alcuni screeshot dei messaggi fb pubblici del prof. Camerini ed il Comunicato stampa della associazione Maison Antigone.

Avv. Michela Nacca

 

Note

1) La Professoressa Romito è autrice insieme a  Crisma M. di L'occultamento delle violenze sui minori: il caso della Sindrome da Alienazione Parentale, Rivista di Sessuologia, 2007,   31(4)p. 263-270. V. in https://www.researchgate.net/publication/237507463_L'OCCULTAMENTO_DELLE_VIOLENZE_SUI_MINORI_IL_CASO_DELLA_SINDROME_DA_ALIENAZIONE_PARENTALE e in https://noallapas.wordpress.com/2012/10/04/loccultamento-delle-violenze-sui-minori-il-caso-della-sindrome-di-alienazione-parentale/

v. https://www.federfarma.it/Edicola/Sole-24Ore-News/VisualizzaNews.aspx?type=Sole24Ore&key=Abu0GqGH

v. anche "La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova edizione, a cura di: Patrizia Romito, Natalina Folla, Mauro Melato, Ed. 2017, I Manuali (168) in https://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788874667635

v. articolo in https://www.informatrieste.eu/ts/blog/2015/09/19/maltrattamenti-dal-partner-esperienze-delle-donne-raccontate-da-patrizia-romito/
 v. le slide della Prof. Romito in tema di violenza e alienazione inhttps://www.goap.it/wp-content/uploads/slides-Patrizia-Romito.pdf
   2) L'Università di Trieste nel gennaio 2019 ospitava la presentazione di una Conferenza del prof. Camerini, sostenitore della alienazione parentale, suscitando la reazione di monimenti a difesa delle donne e dei minori, che combattono la violenza domestica.V. Link. https://www.triesteallnews.it/2019/01/23/non-una-di-meno-trieste-protesta-luniversita-lalienazione-parentale-non-esiste/ 

3) Il Prof. Maurice Berger riferisce che nel 2014 oltre 5.100 psichiatri infantili francesi, verificate le gravi conseguenze negative sul benessere psichico dei minori affidati in collocazione paritaria alternata, scrissero una petizione al Ministro della Giustizia, chiedendo che non fosse più applicata la shared custody e che si tornasse alla custodia prevalente (Maurice Berger, Christine Frisch-Desmarez, « Garde alternée : les besoins de l'enfant », yapaka.be, 2014.,in link https://www.thyma.fr/remarques-sur-les-etudes-citees-en-faveur-de-la-residence-alternee-avant-3-et-6-ans-ou-comment-rouler-dans-la-farine-les-medias-et-les-politiques/  ).

4) Durante la nostra Relazione in Audizione il 15 gennaio scorso avevamo rilevato l'aumento evidente  del conflitto processuale verificatosi in pochi anni nei casi di separazione/divorzio, dall' 83% di separazioni consensuali si era scesi già nel 2005 al 76% (Istat 2006). L'Istat tuttavia non riportava quali fossero le cause in cui fosse aumentato il conflitto:  che il prof. Camerini individua nei casi di  affido dei minori.

 

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