Riforma Pillon: l' attacco alla Democrazia dei nuovi agitatori politici e sociali, la manipolazione della realtà e della comunicazione
dell'Avv. Michela Nacca
VOLEVATE UN ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE DELLA COMUNICAZIONE E LA PROVA DELL'ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA E LA SOBILLAZIONE SOCIALE IN CORSO, ATTUATA ANCHE ATTRAVERSO LA RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA LEGHISTA/PENTASTELLATA ?
ECCOLI SERVITI!
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Maison Antigone nella propria stringente Relazione + 9 Dossier (240 pagine di argomentazioni logiche serrate, basate su dati statistici autentici e studi scientifici seri), depositata in occasione della propria audizione del 15 gennaio 2019 dinanzi la Commissione Giustizia del Senato, ha disvelato la manipolazione della comunicazione, l'alterazione dei contenuti e la violazione dei principi di diritto umanitario, europeo e di norme costituzionali, la fuorviante informazione circa le reali discipline giuridiche oggi vigenti in altre Nazioni, utilizzate dagli estensori dei ddl cd Pillon per sostenere i propri obiettivi. Maison Antigone ha anche DENUNCIATO il grave ATTACCO alla DEMOCRAZIA, nonchè la sobillazione sociale agita.
Che la manipolazione della comunicazione, specie polkitica, esista e che essa ha effetti negativi sulla Democrazia, non e' del resto tema sconosciuto: numerose sono le pubblicazioni accademiche sulla "societa' della post verita'" che confermano quanto affermiamo.
1. La SOBILLAZIONE SOCIALE è evidente e facile da smascherare.
Perchè quando si propongono delle leggi che, anzichè prevenire i conflitti sociali, ne innescano ed alimentano di nuovi ... se quelle proposte di legge anzichè risolvere i conflitti in essere li peggiorano, esacerbandoli sia numericamente che in intensità, è chiaro che il fine perseguito è la DESTABILIZZAZIONE SOCIALE (v. nostra Relazione introduttiva depositata in audizione). Forse non è fine conscio, ma quando più associazioni ed esperti continuano ad avvisare del rischio sociale innescato e non si fa un passo indietro: allora perseverare est diabolicum.
2. Nella nostra Relazione ed in audizione abbiamo parlato anche di un verosimile attacco alla nostra Democrazia, attuato attraverso la Riforma del Diritto di Famiglia proposta, argomentandolo dettagliatamente.
E' evidente dalla duplice strategia congiunta contenuta nei ddl cd pilloniani:
a. ESAUTORAZIONE DEL PARLAMENTO NELLA SUA FUNZIONE LEGISLATIVA
La scelta imperiosa di utilizzare una procedura legislativa d'urgenza (l'approvazione della Riforma passando dalla Commissione Giustizia del Senato in sede redigente) estranea completamente il più ampio dibattito
parlamentare, foriero di maggiori garanzie democratiche, per di più su di una materia a copertura costituzionale e pattizia concordataria: tale è la rilevanza del Diritto di Famiglia, per il bene di 60 milioni di cittadini italiani, nonchè per il bene e la tenuta sociale-politica-economica del Paese medesimo!
Un iter legislativo "blindato" utilizzato peraltro al fine di far approvare in brevi tempi una Riforma dalla portata DEVASTANTE: sia a causa delle
innumerevoli violazioni costituzionali e di diritto umanitario che essa contiene, sia perché
coinvolgerebbe almeno 1/4 della popolazione del nostro Paese! (v. argomentazioni e dati contenuti nella nostra Relazione).
b. DELEGITTIMAZIONE DEL POTERE GIUDIZIALE E ASSERVIMENTO DELLA FUNZIONE GIUDIZIALE ATTRAVERSO LA CD "DEGIURISDIZIONALIZZAZIONE" INVOCATA.
La cd "degiurisdizionalizzazione" proposta nella Riforma pilloniana infatti non farebbe altro che sostituire la giustizia dei Tribunali e dei Giudici, con potestas publica judicandi caratterizzata da tutte le garanzie costituzionali del caso, con una ingiustizia privata ed a pagamento, gestita da singoli e organismi privati, mediatori e coordinatori, scelti da chissa' chi, formati da chissa' chi ed in quale modo, a quali teorie e criteri scientifici o ascientifici.
Milioni sarebbero i cittadini che si ritroverebbero a chiedere vana Giustizia e la riaffermazione di diritti personali essenziali a chi, per definizione , formazione e funzione, non potrebbe dare loro tale risposta! Per di più in totale assenza di tutela tramite gli Avvocati, essendo esplicitamente prevista la loro esclusione (senza parlar di molto altro....).
I Giudici, per la Riforma pilloniana e nella mens di questo legislatore, dovrebbero dunque esser ridotti al bavaglio, diverrebbero meri esecutori di norme violente (proprio in quanto incostituzionali e contrarie a diritti umanitari!) e notai delle decisioni assunte da mediatori e coordinatori privati !
L'articolo oggi apparso e sotto riportato, evidenzia quanto sia sfacciatamente fuorviante la manipolazione della comunicazione operata da questo Governo, che opera il ribaltamento delle responsabilità: accusando i Giudici di intromettersi nell'operato del Legislatore, scordando tuttavia che la funzione dei Giudici è ANCHE quella di verificare e vagliare che le leggi siano GIUSTE, ossia coerenti con il dettato costituzionale e, nel caso non lo fossero, chiedere un giudizio di verifica della legittimita' costituzionale dinanzi la Corte suprema, la Corte Costituzionale.
Con buona pace di Montesquieu e già Jemolo, Dio, Patria e Famiglia... nominati invano!
Avv. Michela Nacca
*FAMIGLIA: PILLON (LEGA), 'INVASIONE CAMPO, MD IGNORA SEPARAZIONE
POTERI' =* Per fortuna c'e' Parlamento che fa le leggi che magistrati devono applicare
Roma, 1 mar. (AdnKronos) - "Spiace prendere atto dell'invasione di campo da parte Di Magistratura democratica, che non solo si scaglia contro il disegno di legge, ma persino prevede interventi da parte della Corte costituzionale e della Corte di Strasburgo". Lo ha dichiarato il senatore della Lega Simone PILLON, replicando alle dure critiche del segretario di Md, Mariarosa Guglielmi, che ha attaccato i principi ispiratori, il contenuto e gli effetti del ddl sulla famiglia, firmato dal senatore leghista. "Con buona pace di Montesquieu - aggiunge PILLON - forse oggi per
qualcuno ha scarso valore il principio fondamentale della separazione dei poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario, uno dei pilastri della nostra democrazia. Mi chiedo cosa abbiano questi magistrati contro il diritto dei bambini di stare con mamma e papà anche dopo la separazione e il divorzio". "Per fortuna, però, in Italia le proposte di legge, anche quelle che non piacciono a giudici di sinistra, si discutono in Parlamento, senza che siano correnti della magistratura a dettare l'agenda politica", ha concluso PILLON. (Ruf/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222
01-MAR-19 16:17 NNNN