Anche il Paraguay rifiutò di introdurre nel proprio Codice la alienazione genitoriale...e noi?Noi abbiamo Forum che insegna il mother shaming?
di Avv. Michela Nacca
Preliminarmente evidenziamo che NESSUN Paese nel mondo ha mai voluto introdurre la cd "alienazione parentale" nel proprio Ordinamento. Solo in Brasile l'ex Premier Lula nel 2010 tentò di farlo, ma immediatamente dopo gli articoli della Legge che trattava della PAS come reato furono abrogati! Rimasero tuttavia come previsione civilistica, incrementando a dismisura il conflitto processuale, familiare e sociale ma soprattutto i rischi di rivittimizzazione dei bambini.
Ciò perchè la alienazione genitoriale e le rpassi ad essa collegate proposte nel ddl Pillon sono un abominio, come ripetuto dal CAM (Centro di Aiusto agli uomini maltrattanti) e' frutto di una mens violenta e maltrattante che vorrebbe NORMALIZZARE LA VIOLENZA: essa presume infatti che le madri, per il solo fatto di essere amorevoli e protettive con i loro figli, ostacolerebbero il rapporto tra padre e figlio... e ciò viene rivendicato anche in presenza di padri violenti e stupratori!
Secondo i sostenitori della alienazione genitoriale, il disagio espresso da un bambino dinanzi un genitore non è mai provocato dal genitore rifiutato, neppure quando questo padre sia un violento e abusante, perfino pedofilo. Per i sostenitori di questa teoria il disagio ed il rifiuto provato non sono mai provocati dall' agito del genitore violento, non sono mai espressione di paura e di difesa! Viceversa sarebbe responsabile di ciò la madre che, anzichè "aiutare" il bambino a superare il truma della violenza ricevuta dal padre e ad accettarne la natura maltrattante (facendo del figlio/a a sua volta un futuro uomo/donna maltrattante!) ha preferito proteggerlo dalle violenze! E ciò per questa pseudoteoria vale anche laddove le violenze siano state così inaudite da meritare la condanna penale del genitore!
L'alienazione , oltre che ad essere una assurda strategia processuale difensiva a favore di violenti ed abusanti, rappresenta l'espressione di un sistema violento che si autoalimenta e protegge da sè !
A tal proposito pubblichiamo dei documenti, che convinsero il Parlamento del Paraguay a rifiutare di inserire la Alienazione Genitoriale nel loro Codice di diritto civile e penale, proprio per i motivi sopra indicati.
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Ma noi italiani cosa faremo?
L'alienazione parentale/genitoriale (anche chiamata PAS o estraniazione o manipolazioni psicologiche o ostacolo alla cogenitorialità ) fa parte dei punti del Patto di Governo ed è contenuta come nuova fattispecie, civile e penale, in tutti i ddl in discussione attualmente dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato (45,735, 837,768).
Dopo essere stati famosi negli anni '50 per le nostre canzoni d'amore destinate alle mamme, diventeremo ora celeberrimi per esser diventati tra le prime Società al mondo contrarie alla maternità per Legge ?
Una Riforma che, come evidente, non ripristinerebbe affatto la famiglia cattolica degli anni '50, come dichiarato in modo fuorviante dai suoi sostenitori!
La nostra politica senz'altro già ci dimostra che le sue scelte hanno le caratteristiche del "mother shaming" : visto che i ddl sopra indicati sono stati presentati non solo da Senatori leghisti e pentastellati, ma anche da Senatori di altri schieramenti, compresa la Senatrice Binetti ed il Senatore Pillon: che essendo cattolici avrebbero dovuto maggiormente difendere da un simile scempio l'infanzia e la maternità, da cui dipende la stessa tenuta familiare!
Nel frattempo Mediaset e Rai, con qualche rara eccezione, appaiono molto impegnate a lanciare messaggi contrari alle donne, in particolare le madri.
Fra queste spicca Forum, che settimanalmente non si astiene dal proporre casi di affidamento dei minori che, puntualmente, mettono in evidenza l'urgenza di difendere la relazione padre-figlio, anche laddove questo padre sia stato riconosciuto come un violento, un abusante, ed addirittura condannato !
L'ultimo episodio coinvolge la famosa Dottoressa Melita Cavallo, ex Giudice nel Tribunale dei Minori di Roma, che da il meglio di sè, sembra volersi fare portavoce dei diritti genitoriali dei padri violenti assumendo atteggiamenti che subito hanno innescato polemiche , con una Palombelli ella stessa incapace di capire le dinamiche di stupro ... meno male che il pubblico italiano non è ancora stato corrotto e prontamente ha protestato in diretta TV!
Michela Nacca