Riforma Pillon: l' attacco alla Democrazia dei nuovi agitatori politici e sociali, la manipolazione della realtà e della comunicazione

02.03.2019


dell'Avv. Michela Nacca

VOLEVATE UN ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE DELLA COMUNICAZIONE E LA PROVA DELL'ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA E LA SOBILLAZIONE SOCIALE IN CORSO, ATTUATA ANCHE ATTRAVERSO LA RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA LEGHISTA/PENTASTELLATA  ?

ECCOLI SERVITI!

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Maison Antigone nella propria stringente Relazione + 9 Dossier  (240 pagine di argomentazioni logiche serrate, basate su dati statistici autentici e studi scientifici seri),  depositata in occasione della propria audizione del 15 gennaio 2019   dinanzi la Commissione Giustizia del Senato,  ha disvelato la manipolazione della comunicazione, l'alterazione dei contenuti e la violazione dei principi di diritto umanitario,  europeo e di norme  costituzionali, la fuorviante informazione circa le reali discipline giuridiche oggi vigenti in altre Nazioni, utilizzate dagli estensori dei ddl cd Pillon per sostenere i propri obiettivi.  Maison Antigone  ha anche DENUNCIATO il grave ATTACCO alla DEMOCRAZIA, nonchè la sobillazione sociale agita.

Che la manipolazione della comunicazione, specie polkitica, esista e che essa ha effetti negativi sulla Democrazia, non e' del resto tema sconosciuto:  numerose sono le pubblicazioni accademiche sulla "societa'  della post verita'" che confermano quanto affermiamo.

1. La SOBILLAZIONE SOCIALE è evidente e facile da smascherare.

Perchè quando si propongono delle leggi che, anzichè prevenire i conflitti sociali, ne  innescano ed alimentano  di nuovi ... se quelle proposte di legge anzichè risolvere i conflitti in essere  li peggiorano, esacerbandoli sia numericamente che in intensità, è chiaro che il fine perseguito è la  DESTABILIZZAZIONE SOCIALE (v. nostra Relazione introduttiva depositata in audizione). Forse non è fine conscio, ma quando più associazioni ed esperti continuano ad avvisare del rischio sociale innescato e non si fa un passo indietro: allora perseverare est diabolicum.


2. Nella nostra Relazione ed in audizione abbiamo parlato anche di un verosimile attacco alla nostra Democrazia, attuato  attraverso la Riforma del Diritto di Famiglia proposta,  argomentandolo dettagliatamente.

E' evidente dalla duplice strategia congiunta contenuta nei ddl cd pilloniani:

a. ESAUTORAZIONE DEL PARLAMENTO NELLA SUA FUNZIONE LEGISLATIVA

La scelta imperiosa di utilizzare una procedura legislativa d'urgenza (l'approvazione della Riforma passando dalla Commissione Giustizia del Senato in sede redigente)  estranea completamente il più ampio dibattito parlamentare, foriero di maggiori garanzie democratiche, per di più su di una materia a copertura costituzionale e pattizia concordataria: tale è la  rilevanza del Diritto di Famiglia, per il bene di 60 milioni di  cittadini italiani, nonchè  per il bene e la tenuta sociale-politica-economica   del Paese medesimo!

Un iter legislativo "blindato" utilizzato peraltro al fine di far  approvare in brevi tempi una Riforma dalla portata DEVASTANTE:  sia a causa delle innumerevoli violazioni costituzionali e di diritto umanitario  che essa contiene, sia perché coinvolgerebbe almeno 1/4  della popolazione del nostro  Paese! (v. argomentazioni e dati contenuti nella nostra Relazione).

b. DELEGITTIMAZIONE   DEL POTERE GIUDIZIALE E ASSERVIMENTO DELLA FUNZIONE GIUDIZIALE ATTRAVERSO LA CD "DEGIURISDIZIONALIZZAZIONE" INVOCATA.

La cd "degiurisdizionalizzazione" proposta nella Riforma pilloniana infatti non farebbe altro che sostituire la giustizia dei  Tribunali e dei Giudici, con potestas publica judicandi  caratterizzata da tutte le garanzie costituzionali  del caso, con una  ingiustizia privata ed a pagamento, gestita da singoli  e organismi  privati, mediatori e coordinatori, scelti da chissa' chi, formati da chissa' chi ed in quale modo, a quali teorie e criteri scientifici o ascientifici.

Milioni sarebbero i cittadini che si ritroverebbero a chiedere vana Giustizia e la riaffermazione di diritti personali essenziali a chi, per definizione , formazione e funzione, non potrebbe dare loro tale risposta! Per di più in totale assenza di tutela  tramite gli Avvocati, essendo esplicitamente prevista la loro esclusione (senza parlar di molto altro....).

I Giudici, per la Riforma pilloniana e nella mens di questo legislatore, dovrebbero dunque esser   ridotti al bavaglio, diverrebbero  meri esecutori di norme  violente (proprio in quanto incostituzionali e contrarie a diritti umanitari!) e notai  delle decisioni assunte da mediatori e coordinatori privati !

L'articolo oggi apparso e sotto riportato,  evidenzia quanto sia  sfacciatamente fuorviante  la manipolazione della comunicazione operata da questo Governo, che opera il ribaltamento delle responsabilità: accusando i Giudici di intromettersi  nell'operato del Legislatore, scordando tuttavia  che la funzione dei Giudici è ANCHE quella di verificare e vagliare che le leggi siano GIUSTE, ossia coerenti con il dettato costituzionale e, nel caso non lo fossero, chiedere un giudizio di verifica della legittimita' costituzionale dinanzi la Corte suprema, la Corte Costituzionale.

Con buona pace di Montesquieu e già Jemolo, Dio, Patria e Famiglia... nominati invano!

Avv. Michela Nacca

*FAMIGLIA: PILLON (LEGA), 'INVASIONE CAMPO, MD IGNORA SEPARAZIONE POTERI' =* Per fortuna c'e' Parlamento che fa le leggi che magistrati  devono applicare
Roma, 1 mar. (AdnKronos) - "Spiace prendere atto dell'invasione di  campo da parte  Di Magistratura democratica, che non solo si scaglia  contro il disegno di legge, ma persino prevede interventi da parte  della Corte costituzionale e della Corte di Strasburgo". Lo ha  dichiarato il senatore della Lega Simone PILLON, replicando alle dure  critiche del segretario di Md, Mariarosa Guglielmi, che ha attaccato i principi ispiratori, il contenuto e gli effetti del ddl sulla  famiglia, firmato dal senatore leghista. "Con buona pace di Montesquieu - aggiunge PILLON - forse oggi per
qualcuno ha scarso valore il principio fondamentale della separazione  dei poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario, uno dei pilastri  della nostra democrazia. Mi chiedo cosa abbiano questi magistrati  contro il diritto dei bambini di stare con mamma e papà anche dopo la  separazione e il divorzio". "Per fortuna, però, in Italia le proposte di legge, anche quelle che  non piacciono a giudici di sinistra, si discutono in Parlamento, senza che siano correnti della magistratura a dettare l'agenda politica", ha concluso PILLON. (Ruf/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222
01-MAR-19 16:17 NNNN


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